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domenica 28 novembre 2010

Bonet




Questo delizioso dolce al cucchiaio è tipico del Monferrato in Piemonte.
L'ingrediente principale è l'amaretto che dona un gusto e una consistenza particolare.
Questa ricetta l'ho trovata sul sito di giallo zafferano a cui, però, ho apportato due piccole modifiche.

Ingredienti per 6 persone

100g amaretti
1/2 litro latte
2 cucchiai di rum
80g zucchero
20g cacao in polvere
3 uova intere
2 tuorli

Per il caramello:

100g zucchero
acqua q.b.

Far caramellare lo zucchero mettendolo in una casseruola meglio se di rame con un goccio di acqua.
Metterlo intorno agli stampini o allo stampo per plum cake se lo volete intero.

Tritare gli amaretti fino a ridurli in polvere.
Sbattere le uova, aggiungere lo zucchero, il cacao, il rum, il latte tiepido e gli amaretti tritati.

Mettere il composto negli stampini o nello stampo e far cuocere in forno a bagnomaria a 170° per 45 minuti.

Sulla superficie si formerà una crosticina ma quando sformerete il dolce sarà sul fondo.
Buono!

domenica 21 novembre 2010

Una storia di speranza...

Mi è arrivata poco fa una mail con una storia che mi ha colpita proprio nel profondo del cuore, vera o meno che sia secondo me ci deve far pensare...E così l'ho voluta condividere con tutti voi e mi farebbe molto piacere se voi postaste il vostro pensiero.
Questa è la mail:


Due uomini, entrambi molto malati, occupavano la stessa stanza
d'ospedale.
Ad uno dei due uomini era permesso mettersi seduto sul
letto per un'ora ogni
pomeriggio per aiutare il drenaggio dei
fluidi dal suo corpo.
Il suo letto era vicino all'unica finestra
della stanza.
L'altro uomo doveva restare sempre sdraiato.
Infine i due uomini fecero conoscenza e cominciarono a parlare per
ore.
Parlarono delle loro mogli e delle loro famiglie, delle loro case,
del loro lavoro, del loro servizio militare e dei viaggi che avevano
fatto.
Ogni pomeriggio l'uomo che stava nel letto vicino alla
finestra poteva sedersi e passava il tempo raccontando al suo
compagno di stanza
tutte le cose che poteva vedere fuori dalla finestra.
L'uomo nell'altro letto cominciò a vivere per quelle
singole ore nelle quali il suo mondo era reso più bello e più vivo
da tutte le cose e i colori del mondo esterno.
La finestra dava su un parco con un delizioso laghetto.
Le anatre e i cigni giocavano nell'acqua mentre i bambini facevano
navigare le loro barche giocattolo.
Giovani innamorati camminavano abbracciati tra fiori di
ogni colore e c'era una bella vista della città in lontananza.
Mentre l'uomo vicino alla finestra descriveva tutto ciò nei minimi
dettagli, l'uomo dall'altra parte della stanza chiudeva gli occhi e
immaginava la scena.
In un caldo pomeriggio l'uomo della finestra
descrisse una parata che stava passando.
Sebbene l'altro uomo
non potesse vedere la banda, poteva sentirla.
Con gli occhi della sua
mente così come l'uomo dalla finestra gliela
descriveva.
Passarono
i giorni e le settimane.
Un mattino l'infermiera del turno di giorno
portò loro l'acqua per il bagno e trovò il corpo senza vita
dell'uomo vicino alla finestra, morto pacificamente nel sonno.
L'infermiera diventò molto triste e chiamò gli inservienti per
portare via il corpo.
Non appena gli sembrò appropriato, l'altro uomo chiese se poteva
spostarsi nel letto vicino alla finestra.
L'infermiera fu felice di fare il cambio, e dopo essersi assicurata
che stesse bene,lo lasciò solo.
Lentamente, dolorosamente,l'uomo si sollevò su un gomito per
vedere per la prima volta il mondo esterno
Si sforzò e si voltò lentamente per guardare fuori
dalla finestra vicino al letto.
Essa si affacciava su un muro bianco.
L'uomo chiese all'infermiera che cosa poteva avere spinto il suo
amico morto a descrivere delle cose cosi meravigliose al di
fuori da quella finestra.
L'infermiera rispose che l'uomo era cieco e non poteva nemmeno
vedere "Forse, voleva farle coraggio." disse.
Epilogo: vi è una tremenda felicità nel rendere
felici gli altri,anche a dispetto della nostra situazione.
Un dolore diviso è dimezzato, ma la felicità divisa è raddoppiata.

domenica 14 novembre 2010

Pizza sottile



Era già da un pò di tempo che volevo provare a fare in casa una pizza sottile come quelle che fanno in pizzeria. Ovvio che con il forno elettrico i risultati non sarebbero stati uguali ma io ci ho voluto provare lo stesso.
Per la ricetta devo ringraziare Tami di cookaround che ha spiegato in modo eccellente la sua preparazione

Ingredienti per 9/10 palline

600g farina 00
400g farina manitoba
10g lievito
550ml acqua tiepida
1 cucchiaino zucchero
20g sale fino
2 cucchiai olio

In un recipiente mettere l'acqua, lo zucchero e il lievito. Aggiungere metà della farina e impastare.
Dopo, mettere il sale e il resto della farina.
Impastare bene fino a ottenere un impasto liscio.
Far lievitare coperto con un cannovaccio a temperatura ambiente per 2 ore.
Trascorso questo tempo dividere l'impasto in 9/10 palline da circa 160/170g ciascuna.
Metterle un pò separate tra di loro su due vassoi, spennellarle con un pò d'olio e coprirle con la pellicola. Farle lievitare in frigo per circa 5 ore. Prima di utilizzarle toglierle dal frigo 30 minuti prima.

Per cuocerle ho utilizzato il mio forno elettrico alla massima temperatura. Ho steso le palline una alla volta e ho posizionato il disco di pasta sulla teglia. Le ho farcite a piacere e cotte per circa 10 minuti l'una.

Che dire, per essere la prima volta il risulato non è stato male.

domenica 7 novembre 2010

Torta all'arancia



Per questa torta devo ringraziare Kes di cookaround...
L'ho trovata un giorno mentre girovagavo sul sito e mi ha subito colpita.
Così ho deciso di provarla anch'io e devo dire che non mi è uscita proprio perfetta come la sua ma era ottima e nel giro di poche ore è finita.

250g burro ammorbidito
200g zucchero
250g farina
3 uova
1 arancia (300g)
1/2 bustina lievito

Per prima cosa sbattere il burro fino a renderlo una crema.
Aggiungere lo zucchero e amalgamare.
Aggiungere un uovo alla volta stando attenti a non aggiungere il successivo se il precedente non è ben amalgamato.
Poi, la scorza dell'arancia grattuggiata e metà del succo. Infine, aggiungere la farina e il lievito.
Vi risulterà un impasto molto denso ma non vi spaventate perchè è normale. Dovrà sembrare tipo una crema.
Io ho usato una tortiera da 20 cm ma se la volete meno alta potete usarne una anche da 24 cm.
Far cuocere in forno preriscaldato a 180° per 45 minuti.
Quando la torta è pronta, in un pentolino fate scaldare il succo che vi è rimasto con un cucchiaino di zucchero. Prendere una siringa(tipo quelle da prelievo) e siringare in modo omogeneo il succo dentro la torta (dovete togliere l'ago).
Non preoccupatevi dei buchi che si formeranno perchè poi la torta la dovete capovolgere e cospargere con abbondante zucchero a velo.

giovedì 4 novembre 2010

Fettine di petto di pollo con pomodorini e pistacchi



Il mese scorso mi trovo una mail, mittente Amadori. Hanno indetto un corcorso di cucina. Oggetto: pollo.
Si doveva usare un prodotto della casa Amadori e proporre una ricetta per partecipare.
innanzitutto vado in un grosso supermercato a controllare tutti i prodotti che avrei avuto a disposizione (vivendo in un paese piccolo non ho molta scelta).
Dopo di che penso a cosa potrei cucinare. E mi viene in mente una ricetta cucinata per condire una pasta che, secondo me, potrebbe sposarsi benissimo con del petto di pollo. E così decido di comprare le fettine di petto di pollo Amadori.
Ed ecco la mia ricetta:

per due persone

1 pacchetto di fettine di petto di pollo
1 cucchiaio olio extra vergine
1 scalogno
50g pistacchi
6 pomodorini ciliegini
basilico
farina
sale
pepe

Battere con il pesta carne le fettine di petto di pollo. Infarinarle. In una pentola mettere un filo d'olio d'oliva e lo scalogno tritato e farlo appassire. Mettere i petti di pollo e farli rosolare velocemente da entrambe i lati. Toglierli dalla pentola. Aggiungere i pistacchi tritati grossolanamente e i pomodorini tagliati a spicchi. Bagnare con del vino bianco,cuocere per cinque minuti e rimettere le fettine nella pentola con i pomodorini e i pistacchi. Aggiustare di sale e pepe. Far cuocere per circa 15 minuti aggiungendo un pò di acqua calda alla volta. Alla fine deve rimanere una salsa abbastanza densa. polverizzare con del basilico e servire ben caldo.


lunedì 1 novembre 2010

Torta di zucca



Mi trovo sulla mia casella di posta una mail della Paneangeli dove scrivono che c'è un concorso su uu dolce di halloween...
Decido di partecipare all'inizio con un pan di spagna farcito alla crema e zucche di marzapane. Poi mi dico che potrebbe essere troppo particolare visto che loro cercano ricette semplici. E così stavo per arrendermi quando, girovagando su cookaround trovo questa ricetta di marble, una torta di zucca, semplice semplice ma nello stesso tempo particolare. Così con qualche modifica decido di farla per partecipare.


230g polpa di zucca
100g farina di mais
50g farina 00
50g frumina
2 uova
100g zucchero
50g burro fuso
1 bustina vanillina
1 bustina lievito
zucchero a velo

Far lessare la zucca in poca acqua salata per dieci minuti. Scolare la zucca e frullarla fino a renderla una pur ea.
Sbattere le uova con lo zucchero fino a rendere il composto spumoso e aggiungere il burro fuso. Poi, aggiungere la farina di mais, la farina 00 e la frumina.
Quando è tutto ben amalgamato aggiungere la vanillina e il lievito e per ultimo la purea di zucca. Risulterà un composto molto fluido.
Mettere il tutto in una teglia da 20 cm e far cuocere in forno a 180° per 40 minuti.
Far raffreddare su di una grata e spolverizzare con abbondante zucchero a velo.